Sarà lo splendido contesto del Motor Bike Expo di Verona ad ospitare domenica 19 gennaio alle ore 13.00 presso il Centro Congressi “Sala Rossini” la presentazione ufficiale della ventinovesima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, la gran fondo riservata alle moto d’epoca e non solo, ideata e realizzata trentuno anni fa dal Moto Club “Libero Liberati – Paolo Pileri” di Terni e organizzata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.
Alla presentazione parteciperanno i rappresentanti della Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale, il presidente del moto club organizzatore Massimo Mansueti e alcuni storici partecipanti fra i quali Silvano Fabbri e Marco Tomassini fra i maggiori esperti e vincitori in categorie diverse di varie rievocazioni. Presente anche il tre volte campione del mondo Pierpaolo Bianchi che parteciperà alla gara insieme all’altro ex iridato Carlos Lavado.
Il Motogiro 2020 si svolgerà dal 17 al 23 maggio con partenza e arrivo a Verona, percorrerà con la formula della regolarità oltre 1700 chilometri divisi in sei tappe, toccando Trento a nord e Montecatini Terme a sud, altre sedi di tappa sono: Treviso, Cortina D’Ampezzo e Salsomaggiore Terme. Il tracciato ripercorre le stesse strade di una delle edizioni agonistiche più belle e partecipate svolte dal 1953 al 1957.
Al via tantissime moto costruite proprio a metà degli anni cinquanta e portate in gara da appassionati provenienti da tutto il mondo, in particolare inglesi, olandesi, tedeschi, statunitensi e spagnoli che ormai da anni si ritrovano in Italia a primavera, per rinverdire le gesta di questa epica corsa che ebbe il merito di motorizzare il paese, contribuendo notevolmente alla ricostruzione dopo la tragedia della seconda guerra mondiale.
Fra le moto d’epoca presenti, la parte del leone la fanno le storiche case italiane degli anni 50-60 con in testa Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli, Guzzi e Rumi, molte anche le moto moderne e le “Classiche” anni 70 – 80, non mancano poi factory di produzione inglese, spagnola e americana, oltre a modelli artigianali o di serie limitata, veri e propri gioielli dal valore inestimabile.

Fra le moto più vecchie già iscritte si segnalano due Vincent 1000 OHV del 1935 guidate da padre e figlia olandesi e una splendida e rarissima Indian 1000 quattro cilindri del 1938, perfettamente conservata e condotta da un noto collezionista anglo-indiano.
Sette le categorie in gara: Heritage 1914 – 1949, Rievocazione Storica, Vintage, Classiche, Cafè Racer, Motogiro, Turistica. Ovviamente il maggior numero di iscritti è nella “Rievocazione Storica” che raggruppa moto fino 175 cc costruite fra il 1953 e il 1958, ovvero quelle realizzate nel periodo del Motogiro agonistico ma, da alcuni anni a questa parte, si registrano anche molti appassionati in sella a moto attuali che approfittano per fare una vera e propria vacanza motociclistica, grazie all’elevato confort degli hotel messi a disposizione dall’organizzazione e che prendendo parte anche alle varie prove speciali cronometrate con una classifica finale specifica a loro riservata.
Il Motogiro agonistico si è svolto dal 1953 al 1957, prima che nel 1958 venissero abolite tutte le gare su strade aperte al traffico, dopo la tragedia di Guidizzolo alla Mille Miglia del ’57, dove perse la vita il marchese De Portago e altre 11 persone del pubblico, ma poi alla metà degli anni sessanta venne ripreso con la formula della regolarità per altre tre edizioni e quindi venire definitivamente interrotto. Alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, il Moto Club Terni rispolverò la manifestazione che riscosse immediatamente grandi consensi, tanto che alle prime edizioni vi presero parte anche piloti che avevano vinto quelle degli anni cinquanta, come, Tartarini, Mendogni e Venturi, unico pilota ancora in vita e lucida memoria storica di quel motociclismo.
Tutte le info e i dettagli dei percorsi sul sito www.motogiroitalia.it

Verona, 15 gennaio 2020

Ufficio Stampa Motogiro d’Italia
Celso Pallassini
Info: tel. 328-8326609 – celsopallassini@libero.it