MOTO CLUB TERNI- L. Liberati P. Pileri
RIEVOCAZIONE STORICA MOTOGIRO D’ITALIA 2025 (34^ edizione)
18 – 24 maggio 2025
Marco Tomassini vince la Rievocazione Storica del Motogiro – Fabrizio Donadonibus si impone nelle moto anni 60 – Gli altri vincitori: Maurizio Paoloni (Classic) – Michael Cassel (Motogiro) – Mauro Fortunati (Scooter)
Si è conclusa sabato 24 maggio a Pesaro, da dove era partita il 19, la trentaquattresima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, organizzato dal Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri e realizzata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale, evento valido come prima prova del mondiale Raid Vintage. Un’edizione bellissima che ha festeggiato nel migliore dei modi i 100 anni del Moto Club organizzatore.
Al termine di sei tappe e oltre 1500 chilometri, nella categoria Rievocazione Storica anni cinquanta, la più prestigiosa che si rifà direttamente alla gara che si è corsa dal 1953 al 1957, si è imposto il folignate Marco Tomassini in sella alla Gilera 175 Super Sport 4T del 1954. Nella Rievocazione storica di regolarità degli anni sessanta tutto abbastanza facile per il bergamasco Pier Fabrizio Donadonibus in sella a una Lambretta Innocenti 200 DL del 1967 che bissa il successo dello scorso anno. Vittoria ternana nella categoria Classic grazie a Maurizio Paoloni con la MV Agusta 350 del 1970. Lotta in famiglia nella “Motogiro, con il tedesco Michael Cassel su Moto Morini Corsaro Avio che di poco ha preceduto la moglie Brighitte Benner con la Triumph Trident. Infine negli Scooter vittoria del bolognese Mauro Fortunati su Piaggio PX200, finito a pari punti con il concittadino Silvano Fabbri (Kimko New People), ma il trofeo è andato al primo, per essersi aggiudicato una speciale in più del rivale.
Come detto la Rievocazione Storica anni 50 ha visto la vittoria di Tomassini, uno dei massimi esperti mondiali di questo tipo di gare. Il medico folignate ha avuto la meglio, dopo un finale da brividi, sul lombardo Marco Bonanomi, MV Agusta 175 CSTL del 1957 e sul corregionale brianzolo Giacomo Viganò con la Moto Morini 175 GT del 1956. Quarto, ma lontano dal podio, ha concluso il portacolori del Moto Club Misano Duilio Damiani anch’egli su Moto Morini 175 GT che di poco ha preceduto il monzese di Seregno Paolo Mattioli con la Morini Tre Sette del 1958.
L’assenza, dopo tanti anni, dell’olandese Eric Willelmes, storico rivale di Tomassini, faceva presagire che l’umbro poteva vincere a mani basse, ma così non è stato. Che la fortuna non fosse tutta dalla sua, lo si è capito già alle verifiche, quando la splendida Mondial Sport, accuratamente preparata, non ha voluto saperne di avviarsi, così all’ultimo momento ha ripiegato sulla storica e fida Gilera che però non era stata altrettanto curata. Nonostante questo, Tomassini si è aggiudicato con una certa facilità le prime quattro frazioni ma alla quinta, con partenza e arrivo a San Benedetto del Tronto, l’unica avversata dal mal tempo, arriva il colpo di scena. A metà tappa la moto si zittisce e, nonostante i tentativi del pilota e dei meccanici al seguito, non ne ha voluto sapere di ripartire. Questo ha fatto prendere il massimo di penalità e così tutto il vantaggio acquisito nelle tappe precedenti è stato azzerato, tanto che alla partenza dell’ultima tappa, la San Benedetto del Tronto – Pesaro di quasi 300 chilometri, Tomassini, che durante la notte aveva risolto il problema elettrico della moto e Bonanomi erano praticamente appaiati. Decisive quindi le tre prove speciali finali a tempo imposto. Nella prima si impone l’umbro per un decimo, nella seconda chiudono entrambi a zero, tutto si gioca quindi all’ultima che vede ancora il folignate prevalere per pochi centesimi, ma sufficienti a farlo salire per l’undicesima volta, la quinta consecutiva, sul gradino più alto del podio di quella che da anni è considerata la manifestazione itinerante per moto d’epoca più importante al mondo.
In questa classe al via anche tre concorrenti argentini supportati dalla propria federazione nazionale, in sella a rarissime Tehulche SS 75 cc 4 tempi del 1954, unica factory di moto esistita nel paese sud americano a cavallo degli anni cinquanta e progettata da un ingegnere immigrato italiano, dotate di un motore, per l’epoca avveniristico, completamente in lega leggera e con distribuzione a cascata di ingranaggi. Del gruppo anche una ragazza ventiseienne: Ludmilla Nekola, cecoslovacca di origine, grande appassionata di moto e una delle più giovani pilote di aerei di linea al mondo.
Non altrettanto avvincente è stata la categoria Rievocazione Storica anni 60, dove Donadonibus non ha avuto rivali aggiudicandosi quattro tappe su sei, le altre sono andate al secondo classificato Giovanni Zanetti su Norton Dominator M7 del 1953 e al giornalista Claudio Antonaci (BSA 750 Rochet) del 1968 che chiuderà quarto alle spalle dello statunitense Hugh Schink sulla splendida MotoBi Zanzani 6 Tiranti. Quinta piazza per il britannico Roger Manning su Honda CB del 1965. Da segnalare la statunitense, Robin Webster, ultrasessantenne di origine hawaiiana, alla sua quinta presenza che ha chiuso nella top ten di questa classe, in sella alla Ducati Monza JR 160 del 1964 e della “coppia” più fotografata della manifestazione, formata da Vittorio Catalano Gonzaga e da Mimì, una bassotta che per il terzo anno consecutivo, si è fatta tutto il percorso nello zaino del suo padrone. Va inoltre evidenziata anche l’impresa del giovane belga JIM Hofmans che ha concluso tutte le tappe in sella alla piccola Romeo spinta da un Minarelli di 50 c.c.
Più incerta la Classic con al via tantissimi stranieri in particolare svedesi, tedeschi, norvegesi, inglesi e polacchi; dove, grazie alle prime due tappe perfette, si è imposto Maurizio Paoloni che però ha rischiato di compromettere tutto nella tappa finale prendendo numerose penalità. Alla fine comunque ha conservato la testa della classifica precedendo Andrea Angiolini su Gilera Arcore 150 SV del 1964, Alfonso D’Aloia (BMW R80 GS) del 1983, Carlo Molet (BMW R100 RT) del 1982 e lo svedese Johan Ohlin con la Moto Guzzi Le Mans III del 1979.
Risolto a favore del marito Michael, il duello in famiglia Cassel, con Brigitte sul secondo gradino del podio della classe Motogiro, ha visto giungere terzo, il canadese Martin Mayer su Ducati ST4 che ha preceduto il tre volte iridato Pierpaolo Bianchi, il quale, ha portato in gara la nuova Benelli 125 4T, fornita ufficialmente dalla casa pesarese e della quale è rimasto entusiasta per la maneggevolezza, la guidabilità e l’affidabilità in ogni condizione di percorso e di tempo. Quinta posizione per Angelo Battistoni Yamaha SR 400 che ha preceduto un nutrito gruppo statunitense. In gara anche il quattro volte tricolore di cross Italo Forni su BMW giunto a metà classifica.
In tutte le città e località attraversate, la carovana del Motogiro è stata accolta con tavolate imbandite dei migliori prodotti enogastronomici, messi a disposizione dalle Amministrazioni locali, Pro loco e Moto Club. I conviviali sono stati così numerosi che è impossibile citarli tutti, ma due si sono sicuramente distinti per qualità, abbondanza e originalità. Quella di Miranda sulla collina che sovrasta Terni in occasione della quarta tappa e quello di Monte San Vito nell’ultima, dove i partecipanti sono stati accolti con prelibatezze di ogni specie compresa una mega grigliata di pesce azzurro.
A questa edizione della Rievocazione Storica del Motogiro hanno partecipato 154 concorrenti, di questi 106 sono giunti al traguardo finale. La manifestazione non è stata turbata da nessun incidente di rilievo.
Ampia soddisfazione per come si è svolto l’intero evento è stata espressa dal Presidente del Moto Club Massimo Mansueti che ha ringraziato tutto lo staff formato da oltre sessanta persone, nella circostanza non ha voluto anticipare nulla sulla prossima edizione, anche se sono insistenti le voci che gran parte dei percorsi dovrebbero essere in Toscana.
La Rievocazione Storica del Motogiro 2025 è stata realizzata in collaborazione con la provincia di Terni, i comuni di: Pesaro, San Benedetto del Tronto e Terni; il patrocinio dei comuni di Loreto, Recanati e Senigallia. L’evento è stato inoltre supportato da: Misano World Circuit, Food Distribution by Serafini, SRF Spedizioni, Stegagno Trasporti S.P.A. e Benelli, fornitrice ufficiale delle moto per la stampa e lo staff tecnico. La gestione social e comunicazione digitale del Motogiro d’Italia è curata da TF Agency (www.transformersagency.it), agenzia specializzata in marketing online e gestione social.
Ufficio Stampa – Celso Pallassini
Terni, 27 Maggio 2025







