Tantissime novità attendono i partecipanti alla gran fondo delle moto d’epoca: Nuove categorie – tappe a margherita – quasi tutto il percorso in Toscana attraverso paesi e città prestigiose per arte, storia e cultura.

Terni, 7 novembre 2022
A OGGI GIA’ 150 ISCRITTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO

Sono tante le novità che attendono i partecipanti alla trentaduesima Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, organizzato come di consueto dal Moto Club Terni – L. Liberati P. Pileri, realizzato in stretto accordo con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale che si svolgerà dal 21 al 27 maggio 2023 e che a oggi vede già oltre 150 iscritti provenienti da tutti i continenti. Ad annunciarle il Presidente del sodalizio ternano Massimo Mansueti insieme al vicepresidente della Federazione Motociclistica Italiana Rocco Lopardo in occasione della mostra – scambio di Novegro lo scorso 5 novembre.

Intanto, ha dichiarato Mansueti, nel 2023 non saranno presenti le auto storiche dell’Autogiro d’Italia. I nostri partner organizzeranno l’evento in date diverse e di conseguenza le moto, dopo gli anni difficili del Covid, torneranno a essere le protagoniste assolute della nostra manifestazione.

Poi, in accordo con la FMI abbiamo deciso di apportare alcune variazione alle categorie, in particolare alla “Rievocazione Storica” inserendo nella stessa anche la ex Vintage, ampliando così la fascia d’immatricolazione che andrà dai primi anni cinquanta alla fine degli anni sessanta.

Questo allargherà la platea degli iscritti alla categoria più importante del Motogiro, la “Rievocazione Storica” creando un gruppo più numeroso di partecipanti e amanti del cronometro, ansiosi di cimentarsi gli uni contro gli altri. In questa classe, spazio anche per i mezzi costruiti dal 1914 al 1969, praticamente un museo itinerante, una vera e propria “Mille Miglia” delle due ruote a motore.

Abbiamo inoltre aggiunto la categoria “Scooter dal 1970 a oggi” visto il grande numero di appassionati che quotidianamente, ormai da decenni, si muovono con questi mezzi sulle nostre strade.

Per quanto riguarda gli scooter d’epoca, quasi tutte Vespe Piaggio e Lambrette Innocenti, questi troveranno posto nelle categorie che già li videro protagonisti alla fine degli anni sessanta nel Motogiro di regolarità, una speciale categoria a loro riservata e tendente a conservarne la storicità dell’evento.

Tutte le altre categorie rimarranno invariate, come avviene da anni.

Cat. Classiche: abbiamo aggiornato le date di costruzione dei mezzi dal 1970 al 1990.

Cat. Motogiro: dal 1991 a oggi.

Cat. Turistica: aperta a tutti i mezzi di qualsiasi cilindrata e anno.

Nel 1989, quando abbiamo iniziato la rievocazione storica – chiosa ancora Mansueti – abbiamo dato preferenza alle moto costruite dal 1953 al 1958 e con cilindrata fino a 175 cc. Con il passare degli anni si sono aggiunti i mezzi realizzati dal 1914, anno della prima edizione del Motogiro d’Italia e poi le moto anni ’60, essendo tutte a pieno titolo, le vere protagoniste della storica manifestazione.

Riteniamo che anche le “moto Classiche” costruite dal 1970 al 1990, abbiano trovato la loro posizione storica nell’evento, avendo ormai raggiunto un’età superiore in alcuni casi al mezzo secolo.

Dopo aver approfondito il tema delle categorie, parliamo ora del percorso della prossima edizione che vedrà  i partecipanti percorrere molte delle strade che furono oggetto dei percorsi e delle sedi di tappa degli anni ‘50. Fra queste si inserisce Chianciano Terme, l’importante centro termale sede della frazione vinta nel 1957 da Remo Venturi, unico vincitore del Motogiro agonistico ancora in vita ed Arezzo che per anni ha segnato la metà del tracciato di gara.

Quasi tutto il percorso dell’edizione 2023 si svolgerà in Toscana, la regione d’Italia più conosciuta al mondo per la sua storia, la sua cultura e le sue città, tanto d’aver coniato un proprio brand mondiale il “Made in Tuscany”

Partenza e arrivo sono programmate a Pisa, città ricca di storia e logisticamente attrezzata per grandi eventi, con hotel di altissimo livello e facilmente raggiungibile anche da chi proviene da lontano, grazie all’aeroporto internazionale “G. Galilei” ubicato a pochi chilometri dal centro città.  Le altre sedi di tappa saranno: Arezzo, Chianciano Terme e San Vincenzo. Praticamente tutte le aree geografiche della Toscana saranno interessate dalla manifestazione. Il tragitto si snoderà infatti su vallate, pianure, colline, montagne e la costa del mar Tirreno. In occasione di due frazioni ci saranno degli sconfinamenti in Umbria e nel Lazio, due regioni confinanti con la Toscana.

Originale la frazione che partirà e arriverà a Chianciano Terme che si svolgerà tutta nel comprensorio della Valdichiana senese (Capitale Europea dello Sport) con eventi organizzati in tutti e dieci i comuni del territorio, con sconfinamento in Vald’Orcia (patrimonio Unesco) e sul Monte Amiata.

Le località che visiteremo sono tra le più belle d’Italia in assoluto, alcune di esse sono Patrimonio dell’Umanità e molte altre appartengono ai Borghi più belli del mondo. Tantissime saranno le soste enogastronomiche, dove si potranno gustare cibi e vini unici al mondo, dal Brunello di Montalcino al Chianti Gallo Nero al Nobile di Montepulciano, al Sassicaia di Bolgheri e alla Vernaccia di San Gimignano.

Per non stancare troppo i concorrenti, conclude Mansueti, abbiamo studiato un percorso che prevede per quasi tutto l’evento, la sosta nella stessa città per due notti consecutive. Questo consentirà di vivere la manifestazione in maniera più rilassata e permetterà di godere al meglio i luoghi oggetto delle sedi di tappa.

Info, percorsi e iscrizioni su: www.motogiroitalia.it                                                                                                              ufficio stampa