E’ stata presentata domenica 19 gennaio a Verona, in occasione del Motor Bike Expo, la ventinovesima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, la gran fondo riservata alle moto d’epoca e non solo, ideata e realizzata trentuno anni fa dal Moto Club “Libero  Liberati – Paolo Pileri” di Terni e organizzata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.

Alla presenza del consigliere federale Luigi Favarato, ha illustrato la manifestazione che si svolgerà dal 17 al 23 maggio con partenza e arrivo a Verona il presidente del Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri, Massimo Mansueti che ha dichiarato:

“Quest’anno abbiamo voluto proporre ai partecipanti un percorso che in gran parte ripercorre le stesse strade di quello agonistico degli anni cinquanta, la differenza è che allora si  partiva e si arrivava a Bologna, questa edizione invece partirà e tornerà a Verona. La scelta della città scaligera è dovuta, oltre che per le sue bellezze architettoniche, anche a una questione logistica, ovvero, per andare incontro alle esigenze di provenienza dei partecipanti che in gran parte sono stranieri. Loro stessi ci hanno suggerito il triangolo Verona – Bergamo – Venezia, località ottimamente collegate con i loro paesi a mezzo dei voli a low cost. Inoltre anche la maggioranza degli italiani proviene dal nord. Messi insieme questi tre fattori la scelta è stata automatica.

A oggi ha proseguito Mansueti, abbiamo un centinaio di iscritti fra questi alcuni storici partecipanti fra i quali Silvano Fabbri e Marco Tomassini fra i maggiori esperti e vincitori in categorie diverse di varie rievocazioni. Confermata anche la partecipazione del tre volte campione del mondo Pierpaolo Bianchi e all’altro ex iridato Carlos Lavado”.

L’appoggio totale della Federazione Motociclistica Italiana al Motogiro è stata espressa dal  presidente federale Giovanni  Copioli in occasione della visita fatta allo stand, visitato in questi giorni da centinaia di appassionati. Copioli ha espresso tutta la sua gratitudine e quella della federazione per il forte impegno che in questi trenta anni ha portato avanti il Moto Club Terni nell’organizzare una così complessa manifestazione.

Il Motogiro 2020 percorrerà con la formula della regolarità oltre 1700 chilometri divisi in sei tappe, toccando Trento a nord e Montecatini Terme a sud, oltre a Verona le altre sedi di tappa sono: Treviso, Cortina D’Ampezzo e Salsomaggiore Terme.

Al via tantissime moto costruite proprio a metà degli anni cinquanta e portate in gara da appassionati provenienti da tutto il mondo, in particolare inglesi, olandesi, tedeschi, statunitensi e spagnoli che ormai da anni si ritrovano in Italia a primavera, per rinverdire le gesta di questa epica corsa che ebbe il merito di motorizzare il paese, contribuendo notevolmente alla ricostruzione dopo la tragedia della seconda guerra mondiale.

Fra le moto d’epoca presenti, la parte del leone la fanno le storiche case italiane degli anni 50-60 con in testa Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli, Guzzi e Rumi, molte anche le moto moderne e le “Classiche” anni 70 – 80, non mancano poi factory di produzione inglese, spagnola e americana, oltre a modelli artigianali o di serie limitata, veri e propri gioielli dal valore inestimabile.

Nel gruppo delle moto più vecchie già iscritte si segnalano due Vincent 1000 OHV  del 1935 guidate da padre e figlia olandesi e una splendida e rarissima Indian 1000 quattro cilindri del 1938, perfettamente conservata e condotta da un noto collezionista anglo-indiano.

Sette le categorie in gara: Heritage 1914 – 1949, Rievocazione Storica, Vintage, Classiche, Cafè Racer, Motogiro, Turistica. Ovviamente il maggior numero di iscritti è nella “Rievocazione Storica” che raggruppa moto fino 175 cc costruite fra il 1953 e il 1958, ovvero quelle realizzate nel periodo del Motogiro agonistico ma, da alcuni anni a questa parte, si registrano anche molti appassionati in sella a moto attuali che approfittano per fare una vera e propria vacanza motociclistica, grazie all’elevato confort degli hotel messi a disposizione dall’organizzazione e che prendendo parte anche alle varie prove speciali cronometrate con una classifica finale specifica a loro riservata.

Il Motogiro agonistico si è svolto dal  1953 al 1957, prima che nel 1958 venissero abolite tutte le gare su strade aperte al traffico, dopo la tragedia di Guidizzolo alla Mille Miglia del ’57, dove perse la vita il marchese De Portago e altre 11 persone del pubblico, ma poi alla metà degli anni sessanta venne ripreso con la formula della regolarità per altre tre edizioni e quindi venire definitivamente interrotto. Alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, il Moto Club Terni rispolverò la manifestazione, sotto forma di rievocazione storica che riscosse immediatamente grandi consensi, tanto che alle prime edizioni vi presero parte anche piloti che avevano vinto quelle degli anni cinquanta, come, Tartarini, Mendogni e Venturi, unico pilota ancora in vita e lucida memoria storica di quel motociclismo.

Tutte le info e i dettagli dei percorsi sul sito www.motogiroitalia.it

 

Verona, 19 gennaio 2020                                           Ufficio Stampa Motogiro d’Italia

Celso Pallassini