"Frenando alle curve per poi lanciarsi di nuovo in rettilineo, i corridori in salita procedono a strappi, come gocce di pioggia sui vetri. Questo è il giro la più bella e perfida delle corse"
LA STORIA
ll Motogiro d’Italia è la rievocazione storica della più antica e prestigiosa gara motociclistica italiana a tappe.
Nato nel 1914, il Motogiro tocca i suoi vertici grazie alla Federazione Motociclistica Italiana tra il 1953 e il 1957, quando diventa una vera e propria leggenda per gli appassionati delle due ruote. L’avventura finisce nel 1957, anno dell’abolizione di tutte le gare su strada dopo il terribile incidente alla 1000Miglia.
Nato nel 1914, il Motogiro tocca i suoi vertici grazie alla Federazione Motociclistica Italiana tra il 1953 e il 1957, quando diventa una vera e propria leggenda per gli appassionati delle due ruote. L’avventura finisce nel 1957, anno dell’abolizione di tutte le gare su strada dopo il terribile incidente alla 1000Miglia. Ritorna nel 67, 68, 69 sempre grazie alla Federazione, ma con la formula della regolarità. Il Moto club Terni ha rilanciato la manifestazione nel 1989 ottenendo da subito uno strepitoso successo di partecipazione e dal punto di vista della copertura media, successo accresciuto nel gli anni a seguire . Il Motogiro d’Italia viene riproposto nel 2011 nella veste della commemorativa edizione del ventennale e può contare, su un pubblico affezionato e su partecipanti entusiasti di tornare ancora una volta a rivivere lo spirito sportivo e la passione degli anni d’oro del motociclismo. Le edizioni dal 2001 al 2007, realizzate grazie al supporto del main sponsor Ducati Motor, hanno segnato la rinascita del Motogiro d’Italia, ospitando il meglio della produzione motociclistica italiana: Ducati, Morini, Moto Guzzi, Benelli, MV Agusta, Bianchi, Gilera.
Alle edizioni hanno preso parte i campioni del Motogiro anni cinquanta – Giuliano Maoggi, Remo venturi (che partecipa ancora oggi), Leopoldo Tartarini – insieme a numerosi partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Si tratta senz’altro di un evento che racchiude un’importanza sportiva, economica , turistica e culturale di primo piano, un appuntamento che ha un “posto” ben definito nel panorama internazionale; esso può essere individuato attraverso caratteristiche ben precise: genere, immagine, risonanza presso il pubblico ed i mass-media. L’importanza che tale manifestazione ha in Italia ed all’estero, è testimoniata dalle numerose richieste di partecipazione pervenute.
Inoltre, a parte la promozione sportiva specifica, la manifestazione compie per il territorio e per l’intera immagine italiana, un’azione promozionale economica notevole. Il target si può identificare nella fascia medio-alta, d’età media compresa tra i 18 ed i 55 anni.
Il Motogiro affonda le radici nella tradizione europea delle corse su strada che nel Belpaese ebbero inizio con il Giro automobilistico d’Italia, del 1901, quando con il termine “automobili” venivano definiti tutti i mezzi a motore. Tale gara era aperta tutti “gli automobili”, ovvero a motocicli, vetturette e vetture.
La competizione esclusivamente riservata alle moto ha preso origine dal primo Circuito d’Italia organizzato nel 1914 dall’Unione Sportiva Milanese e dalla Gazzetta dello Sport, che fu il primo giro motociclistico della Penisola[2][3].
Il Motogiro venne corso dal 1953 al 1957, anno in cui le corse su strade cittadine vennero proibite a causa dell’ incidente di De Portago alla Mille Miglia.
La partenza e l’ arrivo si tenevano a Bologna, e la durata media della gara, divisa a tappe da percorrere in sei giorni, era di circa 3000 km.
La manifestazione richiamava un numero impressionante di appassionati. Nel corso dell’ anno, il Motogiro d’Italia era la prima manifestazione che si teneva per le strade italiane, nei mesi di Marzo – Aprile, seguito dalla Mille Miglia che si correva a Maggio, per continuare con la Milano Taranto a Luglio.
Le grandi case motociclistiche come Benelli, Ducati, Laverda, Moto Morini, MV Agusta, Mondial, si contendevano la vittoria in categorie che andavano dalla classe 75 cc fino alle 175 cc.
Il «nuovo» Motogiro d’ Italia è una manifestazione commemorativa che si svolge sotto il diretto patrocinio della FMI (Federazione Motociclistica Italiana) e FIM. I motoveicoli partecipanti sono, di regola, moto stradali (o da regolarità) prodotte negli anni del Motogiro, ma di recente è stata autorizzata la partecipazione di altri modelli non correlati agli anni 1953 – 1957. Il motoclub Terni «Libero Liberati e Paolo Pileri» dal 1989 gestisce l’ organizzazione per la rievocazione storica del Motogiro, proponendo ogni anni percorsi nuovi e seguendo le iscrizioni dei partecipanti alla manifestazione. Oltre cinquanta persone compongono lo staff al seguito della manifestazione; dal personale per la logistica, ai commissari di percorso, alle staffette in moto.
ALBO D’ORO 1953 – 1957
Vincitori
- Categoria unica – 6 tappe per un totale di 3.040 km
- 1º assoluto Leopoldo Tartarini su Benelli
Vincitori di classe
- Classe 175 cm³: Venturi su MV Agusta alla media di 93,771 km/h
- Classe 125 cm³ : Tartarini su Benelli alla media di 96,342 km/h
- Classe 75 cm³ : Mariani su Laverda alla media di 81,172 km/h
- Classe 50 cm³: Giovannetti su Motom alla media di 63,705 km/h
Vincitori
- Categoria unica – 8 tappe per un totale di 3.414 km
- 1º assoluto Tarquinio Provini su Mondial
Vincitori di classe
-
- Classe 175 cm³ : Provini su Mondial alla media di 100,700 km/h
- Classe 125 cm³ : Tartarini su Benelli alla media di 93,450 km/h
- Classe 100 cm³ : Zanzani su Laverda alla media di 86,400 km/h
- Classe 75 cm³ : Mariani su Laverda alla media di 82,290 km/h
Vincitori
- Categoria unica – 9 tappe per un totale di 3.438 km
- 1º assoluto Emilio Mendogni su Moto Morini
Vincitori di classe
- Classe 175 cm³: Mendogni su Moto Morini alla media di 105,635 km/h
- Classe 125 cm³: Campanelli su Benelli alla media di 95,568 km/h
- Classe 100 cm³: Degli Antoni su Ducati alla media di 98,907 km/h
- Classe 75 cm³: Galliani su Capriolo alla media di 88,005 km/h
Vincitori
- Categorie “Sport” e “Derivate di serie” – 8 tappe per un totale di 2.563 km
- 1º assoluto Giuliano Maoggi su Ducati
Vincitori di classe – Categoria macchine “Sport”
- Classe 175 cm³ : Tassinari su Moto Morini alla media di 99,127 km/h
- Classe 125 cm³ : Maoggi su Ducati alla media di 99,792 km/h
- Classe 100 cm³ : Gandossi su Ducati alla media di 98,184 km/h
- Classe 75 cm³ : Ghiro su Ceccato alla media di 89,615 km/h
Vincitori di classe – Categoria macchine “Derivate di serie”
Vincitori
- Categorie “Formula 2” e “Formula 3” – 9 tappe per un totale di 2.060 km
- 1º assoluto Remo Venturi su MV Agusta
Vincitori di classe – Categoria “Formula 2”
- Classe 175 cm³ : Venturi su MV Agusta alla media di 105,121 km/h
- Classe 125 cm³ : Graziano su Ducati alla media di 96,611 km/h
- Classe 100 cm³ : Mandolini su Ducati alla media di 94,543 km/h
- Classe 75 cm³ : Montesi su Laverda alla media di 89,990 km/h
Vincitori di classe – Categoria Macchine “Formula 3”
- Classe 175 cm³ : Giuseppe Rottigni su Parilla alla media di 97.881 km/h
- Classe 125 cm³ : Ferrari su Benelli alla media di 91,549 km/h
- Classe 100 cm³ : Pastorelli su Laverda alla media di 94,613 km/h
- Classe 75 cm³ : Silvagni su Laverda alla media di 87,277 km/h